1. Introduzione

Quanto “pesano” le Linee guida in ambito medico legale? 

Per rispondere si rimanda all’art.5 comma 1 della Legge 24/17, nota come Gelli – Bianco: “gli esercenti le professioni sanitarie, nell’esecuzione delle prestazioni sanitarie con finalità preventive, diagnostiche, terapeutiche, palliative, riabilitative e di medicina legale, si attengono, salve le specificità del caso concreto, alle raccomandazioni previste dalle linee guida pubblicate ai sensi del Comma 3 ed elaborate da enti e istituzioni pubblici e privati nonché dalle società scientifiche e dalle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie”. 

2. Sistema Nazionale Linee Guida (S.N.L.G.)

Fra le linee guida cui è possibile attingere, hanno indubbiamente grande rilevanza quelle redatte dall’Istituto Superiore di Sanità tramite il Sistema Nazionale Linee Guida (S.N.L.G.); di seguito il link: https://snlg.iss.it/.

L’Istituto Superiore di Sanità, tramite il suo S.N.L.G., fornisce infatti raccomandazioni cui è possibile far riferimento al fine di fondare su autorevoli basi le valutazioni medico legali in tema di responsabilità professionale. 

Tra le più recenti si segnalano le Raccomandazioni per la gestione del trauma maggiore (Agosto 2020), le Linee guida per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina (Luglio 2020) e quelle riguardanti le neoplasie della mammella (Luglio 2020).  

3. Conclusioni

È possibile fornire solidi pareri medico legali in tema di responsabilità professionale medica? La risposta è sì: così come altre ed accreditate fonti scientifiche, l’S.N.L.G. consente infatti al medico legale di redigere valutazioni basate sulle “raccomandazioni previste dalle linee guida” esplicitamente richiamate dalla Legge Gelli Bianco.

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