Questo è il caso di un sinistro stradale: scontro frontale tra due autovetture.
Il paziente, uomo di 72 anni, ha riportato, oltre a lesività multiple, organiche di torace e addome, una lesività estremamente importante agli arti inferiori con fratture su tutte e due i femori. Sull’arto inferiore sinistro, oltre alla frattura del femore in bei due punti, c’era anche una frattura del piatto tibiale.
Il paziente aveva dunque, un quadro menomativo importante, infatti la valutazione finale è stata del 62% quale danno biologico.
Parliamo di una relazione, quella redatta da uno dei nostri medici legali, molto dettagliata, che poggia su due cose fondamentali: le linee guida SIMLA (società italiana della medicina legale e delle assicurazioni) e quello che noi definiamo il nostro faro:
“Fornire consulenze tecniche d’ufficio anticipate e non semplici consulenze di parte”.
Questo vuol dire ragionare, non come il medico di parte del paziente, ma ragionare avendo sempre davanti questa domanda: “Se il giudice mi avesse incaricato su un caso del genere, che valutazione avrei dato?”.
Questo ci permette di effettuare una relazione dettagliata e di qualità e soprattutto, quando si va a richiedere un danno di questo tipo, saperlo motivare.
E tutto questo è stato fatto qui e in tutte le nostre relazioni di parte.
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