1. Le infezioni ospedaliere

Con il termine di “infezione ospedaliera” o “nosocomiale” si intendono infezioni insorte nel corso di una degenza ospedaliero e che si rendono evidenti dopo 48 ore o più dal ricovero. Vengono altresì comprese le infezioni successive alla dimissione, che siano causalmente riferibili al ricovero stesso.

Rappresentano un rilevante problema clinico: in Europa ogni anno si verificano circa 37mila decessi causati e 100mila concausati dalle infezioni ospedaliere, definite anche come ICA (infezioni correlate all’assistenza).

Lo stesso Ministero della Salute (cfr nota 1) mette in evidenza un dato di assoluto rilievo: “non tutte le ICA sono prevenibili, ma si stima attualmente che possa esserlo una quota superiore al 50%”.

L’Italia è purtroppo, insieme alla Grecia, fanalino di coda in Europa per quanto attiene alle morti da infezioni ospedaliere: come evidenziato dall’ECDC sono infatti circa 7800 le vittime in Italia, con probabilità di contrarre un’infezione nel corso di un ricovero pari al 6% (circa 530mila casi ogni anno).

Desta ulteriore allarme il dato fornito dall’Osservatorio Nazionale sulla salute nelle regioni italiane, che dimostra come in Italia si verifichi il 30% di tutte le morti per sepsi nei paesi europei. 

In Italia vi sono sono quindi più morti per infezioni contratte in ospedale (circa 7800 persone) che per incidenti stradali, il cui numero si attesta a 3334 vittime nel 2018 e 3173 nel 2019.

1 Ministero della Salute, Malattie infettive – Infezioni correlate all’assistenza, 2019.  

2 European Centre for Disease Prevention and Control, 2018.

3 Università Cattolica del Sacro Cuore, Osservatorio Nazionale sulla salute nelle regioni italiane, 2018. 

 

2. Aspetti medico-legali delle infezioni ospedaliere

Dal punto di vista clinico le infezioni ospedaliere possono essere inquadrabili come una complicanza legata ad un ricovero ospedaliero. 

Per fini medico-legali occorre inquadrare il concetto di “complicanza” alla luce della ampia giurisprudenza in materia, in merito alla quale risulta di estrema rilevanza la valutazione della prevedibilità e della evitabilità. 

Non si può infatti ascrivere a responsabilità sanitaria un evento imprevedibile oppure un evento inevitabile. 

Le infezioni ospedaliere sono prevedibili? La risposta è sicuramente sì, dato che rappresentano una frequente e nota evenienza che può occorre per ogni ricovero e/o intervento. 

Le infezioni ospedaliere sono evitabili? Anche in questo caso la risposta è sì. Come sopra esposto il Ministero della Salute ha infatti statuito nel 2019 che oltre il 50% (quota rilevante ai fini della criteriologia civilistica del “più probabile che non”) delle infezioni contratte in ospedale risulta evitabile. 

3. Conclusioni

Le infezioni ospedaliere rappresentano una problematica di grande rilievo sia dal punto di vista clinico, ai fini di abbatterne la frequenza per il bene dei pazienti, che medico-legale. 

Ogni caso di infezione potenzialmente ascrivibile ad un trattamento sanitario merita infatti di essere attentamente esaminato al fini di valutare la possibilità o meno di procedere con una giusta richiesta danni.

È da augurarsi per il futuro un calo dei decessi e, più in generale, dell’insorgenza di infezioni ospedaliere grazie ad idonee e sempre più efficaci misure preventive.

4 Fra le tante si segnala la Sentenza della Cassazione civile, Sez III del 30/06/2015, n 13328.