Il risarcimento danni sinistro stradale è una procedura essenziale per chi ha subito un incidente stradale. Capire come funziona è fondamentale per garantire che i diritti delle vittime siano tutelati e che ricevano il giusto indennizzo per i danni subiti.

Naturalmente la liquidazione incidente stradale non è immediata, ci sono diverse casistiche di cui tenere conto, oltre a dover accertare prima la dinamica del sinistro ed effettuare una serie di controlli.

I danni di un sinistro stradale sono pagati dalla propria assicurazione in caso di indennizzo diretto o dall’assicurazione della controparte in caso di risarcimento ordinario.

Dunque, dopo un incidente stradale, molte persone si trovano a dover navigare il complicato processo di risarcimento danni stradali. Capire i passaggi chiave può semplificare enormemente la gestione di questa situazione, garantendo che si ottenga il giusto risarcimento in tempi ragionevoli.

 

Qual è la procedura per chiedere il risarcimento da danni stradali?

Immediatamente dopo un incidente, è essenziale raccogliere quante più informazioni possibili. Questo include dettagli degli altri veicoli coinvolti, testimonianze e fotografie dell’incidente e compilare il modulo di constatazione amichevole. È importante agire rapidamente, in quanto i dettagli freschi possono fare una grande differenza nelle fasi successive del processo di risarcimento danni incidente stradale.

Successivamente entrano in gioco diversi professionisti.

Innanzitutto, per garantire un risarcimento per incidente stradale giusto ed equo, è consigliabile affidarsi a uno studio specializzato in infortunistica stradale, il quale possiede l’esperienza necessaria per tutelare al meglio i propri assistiti. È importante tenere presente che le compagnie assicurative spesso cercano di minimizzare i pagamenti; pertanto, rivolgersi a professionisti del settore diventa essenziale per difendere i propri diritti.

Rivolgersi a uno studio di infortunistica stradale non comporta alcun costo per gli assistiti, poiché gli onorari per il loro lavoro verranno coperti direttamente dalla compagnia assicurativa.

Torniamo alla procedura. Una volta dato il mandato al professionista, quest’ultimo invierà la richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa del responsabile del sinistro.

Gli altri professionisti che intervengono sono il perito e il liquidatore che si occupano di verificare la dinamica dell’incidente, le responsabilità e i danni al veicolo.

La procedura non segue sempre un percorso lineare. Se l’incidente coinvolge due veicoli e il CID è firmato da entrambe le parti, la gestione della pratica è generalmente fluida. Tuttavia, nei casi in cui sono coinvolti più veicoli, ci sono terzi trasportati, la dinamica dell’incidente non è chiara, o il CID è firmato da una sola parte, la situazione diventa più complessa. In queste circostanze, può essere necessario consultare testimoni, richiedere e analizzare il rapporto delle autorità, se intervenute.

E’ importante sottolineare, che in caso di giudizio, il CID da solo non è utile a dimostrare la dinamica dell’incidente e le responsabilità, se presenta delle incongruenze, l’assicurazione lo contesta. In tal caso, il giudice può disporre una consulenza tecnica d’ufficio per accertare il caso.

In questo caso intervengono anche altri professionisti come il medico legale, il cui ruolo lo vedremo in seguito.

 

Risarcimento diretto per incidente: cos’è e quali sono i requisiti per richiederlo

Il risarcimento diretto è una formula di indennizzo incidente stradale, chiamato per l’appunto indennizzo diretto, che permette di ricevere il risarcimento direttamente dalla propria compagnia assicurativa, indipendentemente dalla parte colpevole dell’incidente. 

Questo metodo è possibile però, solo in determinate circostanze:

  • L’incidente coinvolge due veicoli entrati in contatto;
  • I veicoli sono coperti da assicurazione e identificati con targhe italiane;
  • L’incidente avviene in Italia, Città del Vaticano o Repubblica di San Marino;

Per quanto riguarda invece, i danni riportati, queste sono le circostanze che rientrano nell’indennizzo diretto:

  • Danni al veicolo non responsabile del sinistro;
  • Lesioni di lieve entità subite dal conducente, fino al 9% di invalidità permanente;
  • Lesioni ai terzi trasportati, anche superiori al 9% di invalidità permanente;
  • Danni alle cose trasportate appartenenti al proprietario o al conducente.

L’indennizzo incidente stradale diretto ha, oltretutto, dei tempi di liquidazione sinistro stradale più rapidi del risarcimento danni incidenti stradali ordinario, oltre a essere anche un risarcimento più semplice. Al contrario, la procedura per il risarcimento ordinario è più complessa, generalmente richiede più tempo e comporta l’interazione con la compagnia assicurativa della controparte.

 

Come si calcola il risarcimento danni da incidente stradale

Il calcolo del risarcimento danni da incidente stradale dipende da vari fattori, inclusi la gravità del danno fisico, il danno materiale al veicolo e eventuali danni morali. 

La quantificazione può richiedere l’intervento di periti e medici legali per valutare adeguatamente il danno biologico e non biologico, attraverso la redazione di una perizia medico legale incidente stradale.

Quindi il risarcimento danni fisici si calcola attraverso la perizia medico legale in cui è riportata la valutazione del danno biologico e in base a questa e a delle tabelle risarcitorie (tabelle di Roma, Tabelle del tribunale di Milano), viene calcolato l’importo.

 

Perizia medico legale incidente stradale: il ruolo del medico legale

Il medico legale gioca un ruolo cruciale nella valutazione dei danni fisici subiti dalle vittime di incidenti stradali. Attraverso una visita medico legale dopo l’incidente, il professionista stabilisce la connessione tra l’incidente e le lesioni riportate, determinando la gravità e le implicazioni future sulla vita della vittima. Attraverso poi, la perizia medico legale, in cui è stabilito la percentuale di danno, si deciderà l’indennizzo spettante.

E’ bene sottolineare, che prima di procedere a visita medica legale e conseguente redazione della perizia medica di parte, i postumi siano stabilizzati e che è stato consegnato il certificato di guarigione.

Solo dopo è possibile effettuare la visita medico legale. Si tratta di un particolare tipo di visita medica, che non è finalizzata alla diagnosi o alla prescrizione di una terapia, ma piuttosto a determinare se e in quale misura un individuo ha subito un danno. 

Per procedere con tale visita, è essenziale che la persona danneggiata presenti al medico tutta la documentazione sanitaria disponibile riguardante l’incidente, inclusi:

  • Certificati medici sia del pronto soccorso che di medici di base o specialisti che hanno seguito il paziente;
  • Tutti i risultati di esami diagnostici strumentali effettuati;
  • Documentazione delle spese mediche sostenute a seguito del danno, come fatture per trattamenti medici, acquisto di farmaci o dispositivi medico-chirurgici, e terapie riabilitative.

Solo dopo aver esaminato la storia clinica della vittima dell’incidente stradale e averla visitata, il medico incaricato potrà compilare la relazione dettagliata. Ma di questo parleremo dopo.

La stessa cosa dovrà esser fatta dopo con l’assicurazione della controparte, la quale procederà ad effettuare la visita legale assicurazione con il medico legale delle assicurazioni e a redigere la perizia medico legale assicurazione.

Al termine di tale processo, sulla base delle due relazioni, inizia la trattativa con il liquidatore.

Come dicevamo sopra, a convocare il medico legale di parte e a inviare all’assicurazione la perizia del medico legale sarà lo studio di infortunistica, mentre a convocare il medico legale dell’assicurazione sarà l’assicurazione stessa della controparte.

Sarà sempre il professionista che hai scelto e il liquidatore dell’assicurazione a iniziare poi la trattativa.

Quindi il medico legale ha un ruolo cruciale quando si tratta di richiedere un risarcimento danni da sinistro stradale, in quanto sarà proprio il medico legale a certificare il danno biologico, dal quale poi verificare la somma di risarcimento spettante.

 

Redazione della relazione medico legale per danno da incidente stradale

La relazione medico legale è un documento fondamentale che sintetizza i risultati della visita medica, descrivendo dettagliatamente le lesioni e fornendo una stima dei punti di invalidità. Questo documento è essenziale per il calcolo del risarcimento. 

Quindi, dopo le visite medico legali, si prosegue con la redazione della perizia medico–legale nella quale verrà riportata, oltre all’anamnesi dell’assistito, anche la valutazione medico legale del danno biologico che ci consentirà di verificare la somma spettante di risarcimento.

L’entità del danno riportato verrà valutato in punti percentuali di invalidità.

La presenza di un danno biologico permanente o inabilità permanente (IP) si verifica quando una lesione, pur essendo guarita, lascia postumi tangibili. Spesso, anche se non correttamente, sotto questa definizione si classificano anche le cosiddette sindromi soggettive derivanti da trauma cranico o da colpo di frusta cervicale.

È fondamentale sottolineare che ciò che si valuta non è la lesione in sé, ma l’impatto residuo di essa (la menomazione); a volte, infatti, lesioni minori possono portare a menomazioni significative, mentre lesioni più gravi possono risultare in menomazioni meno serie.

Il danno biologico può manifestarsi in diverse forme: può essere una menomazione puramente fisica senza impatti sulla funzionalità (come una cicatrice o la perdita di un rene), può influenzare la funzionalità di un’articolazione o di un organo, può essere di natura estetica, psichica, o una combinazione di una o più di queste categorie.

Per quanto riguarda il danno biologico temporaneo, questo è determinato dal tempo necessario per la completa guarigione di una lesione.

 

Cosa succede se c’è concorso di colpa nell’incidente?

Nel caso in cui la colpa dell’incidente è chiara ed è imputabile a un solo conducente, il processo di risarcimento è semplice. Nel caso invece, di concorso di colpa, il risarcimento viene ridotto in base alla percentuale di responsabilità attribuita a ciascun conducente. È importante che la determinazione della colpa sia accurata per garantire un risarcimento equo.

In caso di concorso di colpa al 50% tra le parti non si verifica la perdita della classe di merito, il che eviterebbe un aumento del premio assicurativo, a meno che nei cinque anni precedenti o successivi non si verifichino altri incidenti con la stessa percentuale di responsabilità. 

Se invece la responsabilità supera il 50%, l’incidente viene registrato nell’attestato di rischio e si applica il malus, portando così all’aumento della classe di merito.

 

Tempi di liquidazione del danno da sinistro stradale

I tempi di liquidazione del danno da sinistro stradale possono variare significativamente. Generalmente, la compagnia assicurativa ha tempo fino a 60 giorni dalla presentazione della richiesta di risarcimento per effettuare il pagamento. Tuttavia, i tempi possono allungarsi in caso di disaccordi sulla quantificazione del danno o se sono necessarie ulteriori indagini o al contrario, potrebbero accorciarsi in caso di CID doppia firma.

Il processo di risarcimento danni sinistro stradale è complesso e può essere fonte di stress per chi non è adeguatamente informato. 

È consigliabile consultare uno studio di infortunistica con professionisti esperti in materia di risarcimenti incidenti stradali per navigare al meglio le procedure e garantire la ricezione del giusto indennizzo. 

In conclusione, comprendere il processo di risarcimento danni in caso di sinistro stradale è fondamentale per garantire che i diritti delle vittime siano tutelati e che ricevano il giusto indennizzo. 

Nella nostra azienda di consulenza medico legale, ci impegniamo a fornire un supporto a chi ha subito danni in incidenti stradali, offrendo servizi esperti per la valutazione medico-legale del danno.

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