Affrontare un caso di risarcimento malasanità può essere complesso e richiede una buona preparazione e conoscenza dei propri diritti. In questo articolo, esploreremo i vari aspetti legati al risarcimento per casi di malasanità: cosa fare in caso di malasanità, i requisiti necessari, a chi rivolgersi e i tempi del risarcimento.

Prima di chiedere un risarcimento danni per errore medico, è bene fare una distinzione tra errore e complicanza.

L’errore medico è un evento prevedibile, che poteva essere prevenuto;
La complicanza è un evento prevedibile, ma che non poteva essere prevenuto. Oppure un evento non prevedibile.

Se si arriva a pensare di richiedere un risarcimento danni per malasanità, è vero che c’è stato un evento avverso, tuttavia bisogna capire se si è trattato di casi di errore medico o di una complicanza.

Dunque, tutto si gioca su questa domanda: “i sanitari potevano prevenire questo evento?”

Ed è qui che interviene il medico legale.

 

Requisiti per chiedere il risarcimento per malasanità

Per poter avanzare una richiesta di risarcimento per malasanità, è fondamentale soddisfare determinati requisiti. Questi requisiti sono essenziali per dimostrare che il danno subito è effettivamente attribuibile a un errore medico o a una gestione inappropriata delle cure sanitarie. Bisogna cioè, poter dimostrare il nesso di causa fra il danno subito e l’evento avverso che prendiamo in considerazione.

Innanzitutto, per valutare dei presunti casi malasanità, come attività preliminare, possiamo sicuramente basarci su tre punti semplici, ma salienti:

  • non devono essere passati più di 10 anni, per la struttura ospedaliera e 5 per lo studio privato, altrimenti non si può procedere con una richiesta danni;
  • le conseguenze fisiche o le limitazioni a seguito dell’episodio considerato devono essere evidenti, con la presentazione di difficoltà nello svolgere una vita normale;
  • essere in possesso della relativa documentazione medica (cartelle cliniche/diario clinico, referti medici, prescrizioni, ecc.).

Successivamente, esamineremo in dettaglio tutti questi aspetti.

 

Danno subito

Per poter avanzare una richiesta risarcimento danni per malasanità è necessario dimostrare di aver subito un danno medico. Questo danno può assumere diverse forme, tra cui:

  • danni fisici: lesioni o complicazioni fisiche che si verificano a seguito di un trattamento medico errato o inappropriato. Esempi comuni includono danni nervosi, infezioni post-operatorie, amputazioni non necessarie o peggioramenti delle condizioni di salute a causa di diagnosi errate;
  • danni psicologici: il trauma psicologico che può derivare da un trattamento medico inappropriato. Questo può includere ansia, depressione o stress post-traumatico, specialmente in casi di malasanità grave o di lunga durata.
  • danni economici: le spese sostenute a causa di un errore medico, che possono includere costi per ulteriori trattamenti medici, perdita di reddito a causa dell’incapacità di lavorare e altre spese correlate.

È essenziale, oltretutto, raccogliere tutte le prove mediche e la documentazione che attestino il danno subito. Questi documenti saranno fondamentali per supportare la tua richiesta di risarcimento.

Infatti, come dicevamo sopra, per poter procedere, è necessario essere in possesso della relativa documentazione medica (cartelle cliniche/diario clinico, referti medici, prescrizioni, ecc.). Affinché la pre-perizia e la successiva perizia medico legale vengano svolte con accuratezza, la cartella clinica deve essere completa. Ricordiamo che, la persona malata ha pieno diritto di visionare la propria cartella clinica durante il suo ricovero e di chiederne una copia una volta dimesso.

Infine, ricordiamo che non tutti gli eventi avversi sono causati da un errore medico, ossia un evento prevedibile che poteva essere evitato. Alcuni eventi sono invece complicanze, prevedibili ma non evitabili.

Quindi bisogna accertarsi sempre della presenza di malasanità, grazie a uno studio di fattibilità (pre-perizia) che ci permette di capire se il danno medico subito è una conseguenza di un errore medico e/o di un errore della struttura ospedaliera.

 

Errore medico o malasanità

Abbiamo appena detto che il danno subito può essere causato da un errore medico o da un errore della struttura ospedaliera.

Con il termine malasanità andiamo a racchiudere un cerchio più ampio che include non solo l’errore medico, che si verifica quando un professionista sanitario non rispetta gli standard di cura accettati, causando un danno al paziente, ma anche la cattiva gestione delle cure mediche, la mancanza di igiene, l’insufficienza delle strutture sanitarie, e altre pratiche sanitarie inappropriate che mettono a rischio la salute dei pazienti.

Tali situazioni possono avere conseguenze gravi e durature sulla salute dei pazienti, richiedendo spesso un intervento legale per ottenere giustizia e risarcimento.

Ecco alcuni esempi di errori medici che possono rientrare nei casi di malasanità:

  • Intervento chirurgico errato che compromette in modo permanente la salute del paziente;
  • scarsa gestione post-operatoria;
  • errore diagnostico che causa danni fisici irreversibili al paziente;
  • errore medico pronto soccorso;
  • errore odontoiatrico che compromette in modo permanente la funzionalità della bocca;
  • danni da parto causati da negligenza, imprudenza o imperizia;
  • decesso provocato da negligenza, imprudenza o imperizia.

In ogni caso, per ottenere un risarcimento danno medico, è cruciale dimostrare la correlazione diretta tra l’errore medico o l’errore ospedaliero e il danno subito. Questo richiede l’intervento di professionisti del settore.

 

Malasanità a chi rivolgersi

Dunque, se si è stato vittima malasanità, è cruciale dimostrare il nesso di causa tra il danno subito e l’evento avverso che si è preso in considerazione.

Questo richiede l’intervento di professionisti del settore.

La prima figura a cui rivolgersi è un avvocato specializzato in risarcimento danni medici. Questi professionisti hanno l’esperienza necessaria per valutare la tua situazione, raccogliere le prove e rappresentare i tuoi interessi legali, presentando la richiesta formale di risarcimento alla struttura sanitaria o al medico responsabile e rappresentandoti in tribunale, se necessario.

L’altra figura imprescindibile è il medico legale. Il suo ruolo è quello di andare a studiare attentamente il caso e dimostrare, attraverso la perizia medico legale, il nesso di causa tra il danno subito e l’evento avverso; deve attestare quindi, il danno subito e la responsabilità del medico o della struttura sanitaria.

Nella quasi totalità dei casi, il medico legale ha bisogno del supporto del medico specialista del caso per studiare ancora di più nel dettaglio la pratica.

In altre parole, per valutare accuratamente un caso di malasanità, è essenziale che un’equipe medico-legale ben coordinata e collaborativa esamini il caso. Questo team deve essere strutturato in modo tale da includere le competenze specifiche necessarie per analizzare il caso in questione. Noi di IML siamo organizzati esattamente in questo modo, garantendo un approccio integrato e professionale per ogni situazione.

 

Tempi del risarcimento danni da errore medico

Il processo per ottenere un risarcimento può essere lungo e complesso e dipende anche dall’iter procedurale che si presenta per il caso in questione.

La controparte potrebbe accogliere le richieste, dopo la diffida stragiudiziale, e avviare una trattativa per il risarcimento danni medici, oppure potrebbe mostrare un atteggiamento di chiusura. In quest’ultimo caso, sarà necessario esplorare altre vie legali per ottenere giustizia, che potrebbero includere la presentazione di una causa civile. Questi procedimenti possono variare in durata e complessità.

Tuttavia, comprendere i tempi e le fasi del procedimento è fondamentale per gestire le aspettative e pianificare le azioni future.

La diffida stragiudiziale stabilisce un termine, solitamente compreso tra i 7 e i 15 giorni, entro cui la struttura sanitaria deve rispondere. O comunque, dopo aver concluso tutte le indagini su quanto accaduto.

Nel caso in cui vengono accolte le richieste, soprattutto per i casi più semplici, l’assicurazione ha tra i 90 e i 180 giorni per pagare il risarcimento malasanità.

In caso di atteggiamento di chiusura da parte della controparte invece, bisogna proseguire con una causa civile, che ha naturalmente diversi tempi; un tempo che dipende anche dalla velocità del tribunale.

Secondo l’ultimo rapporto Marsh, leader globale nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza sui rischi, sul settore Medmal in Italia, il tempo medio di liquidazione di una pratica ove venga accertata la responsabilità dell’Ente è pari a 2,3 anni.

Iter del procedimento

La figura più importante alla quale rivolgersi è il medico legale, il quale attraverso lo studio della cartella clinica andrà a verificare se il tuo caso rappresenta un caso di malasanità oppure no.

In caso affermativo, quindi se si attesta che sei stato una vittima di errore sanitario, allora potrai rivolgerti a un avvocato professionista nel settore del risarcimento del danno, in modo da valutare la tua situazione e presentare la richiesta formale di risarcimento alla struttura sanitaria o al medico responsabile.
Quindi la prima fase è quella di scoprire e accertare la presenza di malasanità, attraverso uno studio di fattibilità (pre-perizia) effettuata dal medico legale qualificato.

Questo ti permette di non rischiare di incorrere alla soccombenza del caso e di essere condannato a pagare le ingenti spese giudiziarie.

Una volta accertata la presenza di un errore medico, puoi rivolgerti a un avvocato specializzato, che provvederà a inviare la richiesta danni.

Successivamente, grazie all’equipe di medici di cui disponiamo, si procede con la redazione della perizia medico legale, utile all’avvocato per dimostrare il nesso di causa tra il danno subito e l’evento avverso preso in considerazione.

Se la pratica non sarà chiusa dopo la diffida stragiudiziale e si andrà in causa civile in tribunale, allora a quel punto l’avvocato userà l’equipe di medici, anche per tutta l’assistenza alle operazioni peritali che si farà davanti al giudice insieme al suo CTU.

Non essendo uno studio legale, non abbiamo approfondito le fasi della consulenza legale, ma essendo un’azienda di medicina legale, ci concentriamo principalmente su questo settore. La nostra competenza si estende alla valutazione dei danni medici, alla redazione di perizie medico-legali dettagliate e all’assistenza tecnica nei procedimenti giudiziari. Collaboriamo strettamente con avvocati specializzati per garantire che ogni caso sia supportato da una solida base di evidenze mediche, contribuendo in modo significativo al successo delle richieste di risarcimento.

Prescrizione del diritto al risarcimento danni da malasanità

Per avere un quadro generale su questo argomento, è importante essere consapevoli dei termini di prescrizione per il risarcimento danni medici.

Per prescrizione si intende il tempo che ognuno di noi ha per far valere i propri diritti.

In Italia, il diritto al risarcimento si prescrive generalmente entro dieci anni per le strutture pubbliche e entro 5 per le strutture private.

Ma da quando si iniziano a contare questi anni?

Ci sono malattie che hanno un tempo di incubazione molto lungo, quindi i 10 o 5 anni decorrono a partire dal momento in cui il paziente manifesta all’esterno il danno subito.

Naturalmente, bisogna sempre accertare la responsabilità medica prima di procedere con una richiesta danni. Questo processo richiede una valutazione approfondita da parte di esperti in medicina legale, che possono fornire un’analisi accurata e dettagliata delle circostanze del caso. Solo con una chiara dimostrazione della correlazione tra l’errore medico e il danno subito si può avanzare una richiesta di risarcimento solida e fondata.

Noi di IML, con la nostra equipe di specialisti, siamo pronti ad assisterti in ogni fase medico legale di questo percorso, garantendo un supporto professionale e qualificato. La nostra missione è aiutarti a ottenere il risarcimento a cui hai diritto, sostenendoti con competenza e dedizione e aiutare l’avvocato ad avere tutti gli strumenti necessari di cui ha bisogno per sostenere la causa.

Se ritieni di essere stato vittima di malasanità, non esitare a contattarci. Siamo qui per offrirti la consulenza e l’assistenza necessarie per affrontare il tuo caso con successo e per garantirti il giusto risarcimento per i danni subiti. La tua salute e i tuoi diritti sono la nostra priorità.

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